Quello che vi propongo oggi è un esercizio sviluppato da Bandler e presentato nel suo libro Vivi la vita che desideri con la PNL, utilissimo per vincere le vostre paure e ri-strutturare qualsiasi cattiva sensazione provocata dalla vista (o il pensiero) di qualcuno/qualcosa.

 

Se avete paura di affrontare il vostro capo o il solo pensiero di sedervi e parlare di fronte al professore di statistica vi pietrifica allora questa è la tecnica che fa per voi. Lo scopo dell’esercizio è quello di smantellare prima e quindi ristrutturare le connessioni negative tra immagine target (ad esempio quella della persona che vi fa “paura”) e stato d’animo associato. Uno stato d’animo negativo, infatti, ci impedisce di essere pienamente noi stessi e di dare il nostro meglio. Per questo motivo è importante riuscire a cambiare le sensazioni negative che si attivano in automatico ogni qualvolta anche solo pensiamo a quella persona. Le immagini target di cui parlo sono le rappresentazioni mentali attraverso le quali costruiamo il nostro mondo interiore e che guidano il nostro comportamento.

 

L’esercizio è semplicissimo, ma potentissimo, e potete usarlo ogni volta lo riteniate utile. L’unica cosa che serve è la vostra immaginazione.

 

Iniziamo con l’esercizio

 

1. Pensate ad una persona della quale avete timore o con la quale avete un cattivo rapporto per via del suo carattere e delle sue modalità comunicative. Qualcuno che vi rende nervosi al solo pensiero di doverlo incontrare.

 

2. Costruisci un immagine di questa persona il più nitida possibile. Guarda qual è la sua postura e la sua espressione facciale quando ti aggredisce verbalmente, il modo in cui ti guarda quando ti mette a disagio. Ascolta (ndr. ebbene si, nelle vostre immagini mentali potete inserire anche il sonoro 😉 )il tono di voce con il quale ti parla, le cose che ti dice.

 

3. Ora che avete quell’immagine “terrificante” nella vostra mente individuate in quale punto del vostro corpo nascono e si sviluppano le sensazioni negative.

 

4. Chiudete gli occhi e trasformate questa immagine in bianco e nero. Dopo di che rimpicciolitela…vedetela mentre si allontana da voi, dal vostro campo visivo “mentale”, diventando sempre più piccola.

 

5. Adesso arriva il divertimento. Iniziate ad aggiungere sulla “fotografia” di questa persona un bel naso da clown, una parrucca arancione….insomma, rendetela ridicola a vostro piacimento.

 

6. Adesso fategli pronunciare le parole che solitamente vi dice ma con la voce di topolino o paperino. Che effetto vi fa? Quelle parole vi danno ancora fastidio?

 

7. Apri gli occhi e distraiti per un attimo. Pensa ad altro.

 

8. Ripensa nuovamente alla persona. Che effetto ti fa? Che sensazioni provi adesso?

 

9. Ripeti i punti da 4 a 6 fin che il processo non diverrà automatico e vi basterà pensare a quella persona per attivare la nuova immagine e farvi un gran bella risata. Divertitevi come volete. Vestite quella persona con un tutù rosa, fategli spuntare una coda da maialino, immaginatela sul water…insomma, non ci sono limiti alla vostra creatività.

 

10. Fate un esperimento dal vivo. Testate se l’esercizio ha avuto effetto!

 

 

Nella sua semplicità questo esercizio è in grado di ricalibrare l’associazione tra il pensiero riferito ad una persona e lo stato d’animo associato. Spesso lo utilizzo con atleti che vedono la loro performance peggiorare a causa dell’ansia da prestazione. Quello che accade è che spesso ci creiamo una realtà “interiore” alterata che attiva in noi sentimenti negativi che non aiutano a dare il meglio di noi stessi. Approcciare una persona che, nella nostra mente, non ci fa alcuna paura (al contrario, ci fa ridere) ci porterà a confrontarci con la stessa con maggiore serenità e senza alcun timore (sempre se non scoppiamo a riderle in faccia). Provare per credere.

 

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