Concentriamo la mente sul momento presente, tutto è transitorio. Lasciamo sfuggire per cercare cose che non arrivano mai alla loro realizzazione. Mantenere questo atteggiamento è difficile ed è ottenibile solo con la mente “pura”.
La purezza e la sincerità del cuore sono virtù importantissime per lo scintoismo. Alcuni elementi della meditazione buddista erano utili a forgiare la “forza tranquilla” del samurai.
Il vuoto mentale, il silenzio, la respirazione, la percezione dell’unità del tutto. Il buddismo si oppone a qualsiasi individualità. La mente è malata se si ferma su qualsiasi determinazione. È necessario raggiungere uno stato in cui la mente è libera di vagare, non deve soffermarsi su qualcosa o su se stessi. Quando la mente non si ferma è il vuoto. Da questo punto di vista possiamo affermare con certezza che il buddismo zen ha avuto una grande influenza sulla casta dei samurai.
Chi erano i samurai?
La loro storia risale al VII secolo e divennero cosi potenti da controllare gran parte del Giappone. I samurai iniziarono a praticare la meditazione zen con i maestri rinzai. Rinzai-shù (scuola rinzai) è una delle tre scuole del buddismo zen e si caratterizza per la meditazione seduta (zazen) e per i koan (problemi senza soluzione razionale).
L’intensa concentrazione della meditazione rinzai poteva migliorare le abilità nelle arti marziali e ridurre la paura della morte prima e durante le battaglie. I samurai che praticavano lo zen erano alla ricerca di una disciplina mentale che li rendesse dei valorosi guerrieri. Non erano dei religiosi appassionati di buddismo zen. Considerare le arti marziali come pratica spirituale è un fenomeno recente. Infatti le koryu, le arti dei samurai, nascono per scopi pratici: vincere in guerra.
Nelle pagine dell’Hagakure (Nascosto tra le foglie), testi del XVIII secolo, si trovano le riflessioni di Yamamoto Tsunetomo, ex samurai diventato monaco buddista nel 1700. Questi, contrariamente alla volontà del maestro Jocho, fa circolare tra i samurai, come codice segreto, i suoi insegnamenti.
Il samurai deve avere le caratteristiche del fiore di ciliegio (anche simbolo del Giappone): semplicità, purezza, delicatezza, disposizione a cadere con naturalezza quando è il momento.
Una virtù fondamentale del confucianesimo è la benevolenza o gentilezza d’animo (jin). Il samurai deve mostrare delicatezza d’animo paragonabile al fiore di ciliegio perché essere valorosi significa essere delicati; deve coltivare la sapienza, la benevolenza ed il coraggio. Essere sapienti non significa essere colti ma saggi. La benevolenza consiste nell’agire per il bene degli altri. Confucio definisce la mancanza di coraggio come lo stato in cui si sa esattamente ciò che sarebbe giusto compiere ma non lo si compie.
La via del samurai è azione, non pensiero. Agisce fulmineamente e decide rapidamente.
Il loro codice etico e morale è conosciuto come Bushido. Le virtù centrali del Bushido descrivono una vita onorevole ed eroica basata su: integrità, coraggio, gentilezza, educazione, onestà, onore e lealtà.
I samurai conoscevano bene la paura e sapevano sfruttarla a loro vantaggio in battaglia. Le loro strategie di guerra non si limitavano ad azioni di attacco e/o difesa ma lavoravano anche a livello psicologico per intimidire l’avversario. Per questo motivo indossavano un elmo kabuto ed una feroce maschera corazzata, mempo, che aveva il duplice scopo di proteggere il volto e spaventare il nemico.
Samurai leggendari si guadagnarono la loro reputazione di combattenti valorosi sul campo di battaglia ma senza infrangere mai il loro codice etico utilizzando il loro grande potere per ragioni egoistiche o per azioni codarde e vergognose.
Chi sono i moderni samurai?
I moderni samurai sono coloro che ogni giorno lottano per migliorare la propria vita e quella dei loro cari lasciandosi guidare dai propri valori invece che dai propri impulsi distruttivi.
Certo le guerre di cui parlo non si combattono impugnando una spada sul campo di battaglia. La maggior parte di noi lotta quotidianamente per trovare lavoro, sconfiggere una malattia, conquistare la donna amata. Le armi di cui abbiamo bisogno sono la sicurezza in noi stessi e nelle nostre capacità, perseveranza, concentrazione, coraggio. Tutte qualità incarnate in passato da questi grandi e valorosi guerrieri.
Per questo motivo credo che studiare le loro gesta, il loro codice etico e la loro filosofia possa ispirarci ed aiutarci a trovare la forza necessaria a combattere le nostre battaglie di moderni samurai.
E per quanto riguarda la meditazione?
Il silenzio, il vuoto mentale, la respirazione, la percezione dell’unità del tutto dove li troviamo?
E la purezza della mente e la sincerità del cuore?
Samurai moderni, meditate.
Leave A Comment