Quando si dice mangiare con gli occhi.
Un team di ricercatori ha scoperto che osservare un infinità di foto che ritraggono cibo porta gli osservatori a veder scemare il proprio appetito. Sembrerebbe infatti che la mole di immagini conduca ad una vera e propria saturazione del gusto rispetto alla prelibatezza ritratta in foto. L’aspetto interessante di questa ricerca è che dimostra, in maniera del tutto contro intuitiva, che la visione di poche immagini, invece, portano ad un aumento dell’appetito.
Spiega il professor Ryan Elder:
“In qualche maniera si si stanca del sapore senza aver mai assaggiato il cibo.
È il senso di noia quello dal quale volete scappare. Non volete più vivere quell’esperienza gustativa.”
Il motivo di questo effetto “sazietà” è legato al fatto che ogni qualvolta viene osservata una nuova fotografia del cibo, si inizia a perdere il piacere anche solo di guardarlo. Cosi come il primo cucchiaio di nutella ci scatena una sorta di “brivido” che ci porta ad affondare ancora il cucchiaino nel barattolo, cosi la prima immagine di un cibo ci scatena l’appetito. Ma cosi come, cucchiaio dopo cucchiaio, anche la tanto amata nutella comincia a perdere la sua “golosità” e a nausearti, lo stesso accade con un’abbuffata di fotografie dello stesso cibo.
The instagram diet
Ai partecipanti dello studio di Larson (2013) è stato chiesto di osservare e votare diverse immagini raffiguranti cibo. A metà dei partecipanti venivano presentate fotografie che ritraevano cibi salati come patatine fritte e pretzel mentre l’altra metà si abbuffava di immagini raffigurati cibi dolci come cioccolata e gelati.
Alla fine della carrellata fotografica ai partecipanti è stato chiesto di votare i cibi appena osservati. I risultati dello studio dimostrano che chi aveva osservato per tutto il tempo cibi salati dava un basso punteggio di “piacevolezza” a questi ultimi. Stessa cosa si è osservata nel secondo gruppo di partecipanti rispetto ad i cibi dolci.
Lo studio sembra quindi dimostrare che maggiore è il numero di immagini osservate, minore è il livello di apprezzamento assegnato al cibo in esse raffigurato.
Il professor Elder commenta:
“Per ottenere questo effetto attraverso l’esposizione alle immagini bisogna guardarne un numero decente. Non basta guardare 2, 3 volte un immagine per sentirsi sazi.”
Per coloro i quali, invece di ridurre l’effetto “piacevolezza”, lo vogliono aumentare, Larson ha un altro consiglio:
“Se volete godervi la vostra esperienza culinaria, evitate di guardare troppe immagini di cibo.
Anche io sentivo un po’ male allo stomaco durante lo studio dopo aver guardato tutte le immagini dolci che abbiamo utilizzato.”
Se vogliamo applicare in maniera pratica i risultati di questo studio il consiglio è quello di creare una ricca galleria fotografica sul nostro smartphone e sul nostro pc con tutti i cibi ai quali proprio non riusciamo a dire di no. Prima di sederci a tavola od ordinare al ristorante sfogliamo e gustiamoci letteralmente le nostre succulente immagini fino a saziarcene. Dopo di che siamo pronti ad ordinare cibi buoni e salutari.
Fatemi sapere se con voi funziona.
Antonio Antefermo | Coach Bari, Counselor Bari
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