Gli obiettivi, quando ben formulati, svolgono due funzioni principali: guidare e motivare (Tracy B., 2005).

Sapere con precisione dove si vuole arrivare, infatti, è il primo passo verso il successo. Delineare obiettivi chiari e specifici ci aiuta a stimolare risorse interiori adeguate ed individuare strade e strategie ottimali che ci permetteranno di raggiungere la nostra meta.

Stabilire un obiettivo, in generale, aiuta a diventare più focalizzati su ciò che realmente conta per il suo raggiungimento, innescando una selezione automatica di quei comportamenti e decisioni che aumentano esponenzialmente le possibilità di successo. Iniziamo a confrontare ogni ipotesi di azione con la meta prefigurata, scartando quelle che sembrano non funzionare.

Esistono due tipi di obiettivi: quelli orientati al risultato e quelli orientati alla performance. Il primo riguarda “vincere o perdere”, non importa in che modo. L’orientamento alla performance è basato invece sul “come”, quindi, sulla qualità della prestazione piuttosto che sul risultato specifico. Gli atleti che tendono a migliorare la propria prestazione piuttosto che vincere ad ogni costo sono quelli che, nel lungo termine, riesco ad ottenere i risultati migliori e a mantenere elevata la loro motivazione perché si concentrano sui dettagli che aiutano a migliorare la loro prestazione nell’ottica di una crescita continua e non di una medaglia.

I ricercatori Locke, Shaw, Saari e Latham (1981) hanno ipotizzato che gli obiettivi ben formulati abbiano 4 vantaggi principali:

  • Creano attenzione focalizzata
  • Creano energia
  • Creano, a lungo termine, la motivazione ad andare avanti e migliorarsi
  • Creano le opportunità per nuovi apprendimenti

Stephen  Covey ritiene inoltre che gli obiettivi aiutino ad acquisire quella che egli chiama “respons-abilità”, ovvero la capacità di rispondere gli eventi controllando le proprie reazioni.

Dopo un po di teoria passiamo ad un esercizio pratico per imparare a sviluppare l’attitudine a formulare obiettivi “vincenti”:

  • Formulare il proprio obiettivo in termini positivi.

Un obiettivo espresso in negativo, ad esempio “non voglio perdere”, aumenterà la probabilità di sconfitta. La mente, infatti, funziona in questo modo: considera prima ciò che “non” si vuole, per poter comprendere ciò che in effetti si desidera. Fate una prova: provate a non pensare ad un elefante con il tutù rosa che vola da una parte all’altra dello schermo mentre leggete queste parole. Ci siete riusciti?

  • Il risultato dev’essere sotto il vostro controllo

Non è sufficiente desiderare di vincere un incontro di boxe. Il vostro avversario vorrà la stessa cosa, ricordatevelo sempre.  Molto meglio mirare a risultati tangibili e specifici che vi aiutino a migliorare la vostra boxe e limare i vostri punti deboli. Scegliete obiettivi che siano sotto il vostro totale controllo e nei confronti dei quali possiate fare qualcosa autonomamente come aumentare il “fiato”, migliorare il vostro footwork, le schivate ecc… Quando li avrete raggiunti avrete la possibilità di congratularvi con voi stessi e mirare allo step successivo rendendo l’obiettivo ancora più “sfidante”.

  • Il risultato deve essere specifico

Molti atleti definiscono i loro obiettivi in modo troppo vago. Ad esempio dicono a se stessi “voglio diventare più bravo”, “voglio essere più forte”…

Gli obiettivi invece devono riguardare risultati tangibili e misurabili, preferibilmente legati alla performance. Volete vincere la vostra prossima gara di nuoto? Allora preoccupatevi di portare il vostro tempo migliore a X minuti e lavorate sodo per quello.

  • Individuate criteri che vi permettano di monitorare i vostri progressi.

Il tempo di esecuzione, il numero di gol, la velocità del vostro rovescio…insomma, trovate dei parametri che siano oggettivi e misurabili. Non affidatevi semplicemente alle vostre sensazioni.

  • Tuffatevi nel futuro ed immaginate nel modo più preciso possibile cosa sentirete quando avrete raggiunto il vostro obiettivo (ad es. gli applausi del pubblico), cosa vedrete (ad es. il sorriso del coach e degli amici o la mano dell’arbitro che alza la vostra) e come vi sentirete. Regalatevi dei momenti “di gloria”, vi aiuterà a motivarmi a continuare nei vostri allenamenti e restare focalizzati.
  • Ecologia del risultato.

I vostri obiettivi devono essere sempre coerenti con i vostri ideali e rispettare chi vi sta attorno. Chiedetevi sempre:

  • Questo obiettivo è compatibile con gli altri miei obiettivi, con la mia famiglia ed il mio lavoro?
  • Lo voglio veramente?
  • Cominciate subito!

Quest’ultima affermazione può sembrare scontata ma non lo è. Molte persone, infatti, si fermano alla fase di progettazione degli obiettivi per poi continuare con le proprie cattive abitudini. Diventa di importanza strategica, proprio per questo motivo, iniziare da subito anche con un piccolissimo gesto collegato all’obiettivo che ci siamo appena preposti di raggiungere. Non rimandate…