Il disturbo di ansia sociale (o fobia sociale) è una patologia altamente invalidante, in grado di limitare e soffocare la vita di una persona. A volte viene confusa con la semplice timidezza perché chi ne soffre tende ad essere schivo e riluttante a conoscere nuove persone, partecipare a feste ed altri eventi o luoghi che prevedano un elevato contatto sociale, compromettendo a volte anche la capacità lavorativa; il motivo di questo rifiuto ad aprirsi alle relazioni sociali è legato alla paura di essere respinti, di essere valutati negativamente ma anche semplicemente essere al centro dell’attenzione altrui.
Creare relazioni di amicizie risulta particolarmente arduo per chi è affetto da fobia sociale soprattutto se prendiamo in considerazione la tendenza, tra le altre cose, a valutare quelle poche amicizie che riescono ad intrattenere, di scarso valore e di qualità inferiore rispetto a quelle di altre persone.
I risultati di un recente studio pubblicato sul Journal of Abnormal Psychology (Rodebaugh et al., 2014) sembra invece ribaltare questa visione cosi negativa andando a scardinare ciò che queste persone pensano delle proprie amicizie.
Il dottor Thomas Rodebaugh, uno degli autori dello studio, spiega:
“Le persone che soffrono di una elevata ansia sociale pensano in genere di essere peggiori di quello che realmente sono. Questo nuovo studio suggerisce che lo stesso vale per le loro amicizie”.
Lo studio
La ricerca è stata condotta su un campione di 112 partecipanti affetti da ansia sociale.
Ad ogni partecipante è stato chiesto di portare con sé un amico di lunga data per poter confrontare tra loro i risultati dei test psicologici somministrati ad entrambi. Da quanto emerso appare chiaro che chi soffre di ansia sociale ha una visione del proprio legame di amicizia molto più negativo rispetto agli altri; l’effetto si amplifica nei giovani e rispetto alle amicizie nate da poco tempo.
Gli stessi autori dello studio commentano cosi i risultati:
“Le persone con disturbo di ansia sociale pensano che le loro amicizie siano peggiori, ma i loro amici non la pensano allo stesso modo. I loro amici sembrano pensare qualcosa del tipo: ‘E’ diversa, ma non peggiore’. Gli amici di persone con il disturbo d’ansia sociale sembrano essere consapevoli del fatto che i loro compagni stanno affrontando problemi, e inoltre vedono la persona con disturbo d’ansia sociale come meno dominante nel rapporto di amicizia”.
Conclusioni
I dati emersi da questa ricerca sono particolarmente importanti perché dimostrano che, nonostante la tendenza da parte di alcune persone (ndr. forse della maggior parte degli esseri umani) a farsi “seghe mentali” sui propri amici, la realtà (almeno a volte) può essere totalmente diversa. Far propria questa consapevolezza è vitale per riuscire a costruire solide relazioni ed imparare a fidarsi del prossimo.
Antonio Antefermo | counselor bari | coach bari
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